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FOLIAGE IN GIARDINO

LE FOGLIE SPORCANO? MA DAVVERO?

Facciamo chiarezza su questo stereotipo.

Dopo tanti anni di esperienza, ancora non riesco a capire, in alcuni casi, tutta questa avversione verso le foglie che cadono. Talvolta,  per alcune persone si trasforma in odio vero e proprio verso questo processo assolutamente naturale che è la caduta delle foglie in autunno.

Ed è proprio  in quest’ultimo caso che  si provocano più danni ai nostri alberi.

Mi spiego velocemente senza usare noiosi tecnicismi: è prassi per alcune persone chiamare sedicenti “giardinieri” a capitozzare i propri alberi già a settembre, in modo da evitare la caduta e la conseguente raccolta delle foglie.

Ed ecco che il danno grosso è fatto: le foglie in autunno hanno il compito prezioso di scaricare zucchero, quindi energia vitale, nelle radici. Se noi togliamo le foglie, le radici non ricevono zucchero e muoiono (spesso oltre l’80%). Di conseguenza, quell’albero privo di ancoraggio diventa molto pericoloso per chiunque si trovi a passarvi sotto. Senza trascurare poi l’aspetto estetico: un albero che riceve questo tipo di trattamento sarà pericoloso e brutto per molti anni a venire.

Quindi evitiamo di togliere le foglie verdi e soprattutto evitiamo di capitozzare gli alberi.  Ed aggiungo, più importante ancora è evitare i giardinieri ignoranti che si prestano a tale pratica.

Autumn.,Multicolored,Maple,Leaves,Lie,On,The,Grass.

Ma torniamo alle nostre foglie. In natura, nei boschi per esempio, le foglie non le raccoglie mai nessuno (per fortuna) e la natura stessa provvede a riciclarle con un meccanismo perfetto, producendo Humus vitale per tutto il sistema foresta.

Nei nostri giardini però,  le foglie cadono su un tappeto erboso, spesso molto bello e curato. Le stesse,  stazionando sul prato,  ombreggiano l’erba facendola ingiallire. Questo è senza dubbio vero!

Però se togliamo le foglie, verrà a mancare la produzione di Humus vitale per il sistema. Anche questo è vero!

Allora che si fa?

Le foglie sul pratino vanno raccolte. Chiuso il discorso. Il tappeto erboso (che in foresta non esiste), se ben curato, provvede da solo a produrre il 70% della sostanza organica (che diventerà Humus) di cui il giardino intero necessita.

Sì, avete letto bene: il 70%. Tanta roba. La produzione di Humus deriva dal continuo e veloce turnover di radici del prato che muoiono e si riformano (processo quotidiano). Tenete presente che in un litro di terreno che ospita un tappeto erboso ben curato, vi si trovano centoventimila radici circa. Non a caso, nel mondo, i terreni più fertili in assoluto sono le praterie.

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Parlando con alcuni clienti mi dicono:

le foglie di alcuni alberi, quando cadono mescolandosi con i colori autunnali e con il verde del prato sembrano proprio un quadro di Monet (i miei clienti sono superiori).

È vero! Com' è vero che non c’è tutta questa fretta per rimuoverle. Se il tappeto erboso è ben curato può sopportare tranquillamente 10-15 giorni di foglie stazionanti. Poi, tempo di scattare qualche bella fotografia per immortalare il classico foliage , andranno comunque rimosse.

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Ma le portiamo in discarica?

Spesso, purtroppo sì! Non è il mio caso in quanto avendo la fortuna di avere molto terreno vegetale pulito che preparo sempre per poterlo portare nei miei giardini, le foglie che raccogliamo, così come buona parte degli sfalci, le stendo e le interro in continuazione. In questo modo il terreno che porto ai miei clienti è sempre ricchissimo di Humus.

Ma nei giardini cosa si può fare di diverso?

Dico sempre che bisogna dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte. Nel senso che in un giardino l’estetica è sempre prevalente, ma nel caso che lo stazionamento delle foglie passi inosservato, in alcuni punti potrebbe essere esteticamente tollerato. Ad esempio sotto ad aiuole molto fitte e sotto le siepi.

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Quindi, quando la cosa è sostenibile, lasceremo un po’ di foglie, le quali andranno ad integrare la necessaria formazione di Humus, passando così dal 70% ad un 80-90 % del fabbisogno di tutto il giardino.

E quello che manca per arrivare al 110%?

Beh, il bravo giardiniere sa che in un giardino non possono mancare le concimazioni corrette e si adopererà per stilare un programma di concimazione degno. Noi di Paesaggio-Italiano lo facciamo regolarmente da 40 anni!

 

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