L'IMPORTANZA DEI FORNITORI
Fino ad ora, nei nostri articoli del blog di PAESAGGIO ITALIANO, si è parlato di tecnica, di problemi legati al verde e risolti con successo, e anche un po’ di noi/voi. Penso però che sia giunto il momento di parlare anche dei nostri Fornitori perché alla base della grande piramide chiamata giardino, troviamo la componente detta “materia prima”.
Alcuni Fornitori che non rispondevano ai nostri standard qualitativi e umani, come sono arrivati, sono anche andati. Quelli buoni invece, ce li teniamo stretti.
Ma che caratteristiche devono avere, per essere considerati “buoni”?
Beh, innanzi tutto devono fornirci materiali di qualità. Vuol dir tutto e non vuol dire niente in quanto la qualità non è oggettivamente palpabile e non è misurabile, fino al momento in cui, grazie a quel prodotto, siamo in grado di risolvere al Cliente un problema, un'esigenza o un desiderio.
Il buon Fornitore, deve capirti, consigliarti e magari guidarti in una scelta che in prima battuta non avevi nemmeno preso in considerazione. A ragion di ciò, alcune volte a suo discapito, magari ci guadagna un po’ meno, ma sa che si piò rifare nel tempo fidelizzandosi il cliente.
Dei miei fornitori, che oserei chiamare quasi amici e collaboratori, ne nomino solo alcuni esclusivamente per porvi degli esempi e non per scrivere un libro. Sono davvero tanti e meriterebbero tutti di essere menzionati. Non me ne vogliano quelli non nomino: sono sicuro che conoscono comunque il valore che la nostra azienda riserva loro.
Parto con Enzo:
Enzo Baldacci, colui che mi ha fornito almeno il 60% delle piante dei giardini che ho costruito. Sedicenne, gli piombo nel piazzale in compagnia di mio padre. Mi piace pensare di essere stato il suo primo cliente dal momento in cui ha aperto la partita iva (forse un giorno gli chiederò se è davvero così). Aveva appena dato le dimissioni da direttore del consorzio florovivaisti di Pistoia, decidendo di mettersi in proprio. Ho detto piazzale, ma ancora il piazzale non c’era, era solo una spianata di terra battuta al centro della quale alcuni uomini stavano ereggendo i pilastri di un grande capannone, mentre lui, con l’aiuto dei suoi genitori, degli zii e dei suoi incredibili cugini stava gettando le fondamenta di una grandissima azienda.
Adesso Enzo possiede circa 40 ettari di vivaio che sono appena sufficienti per produrre il 30% di quello che vende. Il restante 70% lo compra dai suoi colleghi vivaisti per accontentare le svariate richieste di tutti i suoi clienti. Oggi, lui personalmente non mi vende più nemmeno una foglia, perché è mia figlia a fare gli ordini e sono i suoi figli ed i figli dei suoi cugini che li evadono.
Lo considero assolutamente un caro amico: ci sentiamo di tanto in tanto per parlare del più e del meno e quando vado a Pistoia, andiamo a mangiare la fiorentina mentre le nuove leve delle nostre due aziende si occupano delle piante.
Nella mia giovinezza c’è stato un altro importante personaggio simile a Enzo: Renzo.
Ci forniva le piante da appartamento quando avevamo il punto vendita. Ci ha lasciati ma mi piace ricordarlo da vivo, quando partimmo per l’Olanda insieme, (era il mio primo viaggio senza i miei genitori) e mi fece comprare all’asta dei fiori il mio carico di piante che segnò l’inizio della mia attività del vivaio: avevo solo 15 anni.
Poi ci sono quei personaggi, importanti in egual maniera, che invece di vendere merce, ci hanno aiutato con i loro servizi (altrettanto fondamentali).
Mi viene in mente Aurelio, che ha lasciato in eredità al figlio Andrea, la sua abilità nell’uso degli escavatori, sempre ritratto nelle fotografie intento a scavare i nostri biolaghi.
E se parliamo di escavatori, non posso non ringraziare anche Pietro e i suoi fratelli: li ho visti nascere da zero e in poco tempo, diventare una potenza.
Poi c’è il grande “Peppino”: Fornitore di legname per pergole, gazebo e assiti. Peppino, oltre ad essere un esperto e bravo falegname, è un ottimo norcino. Le nostre riunioni iniziano sempre con una fetta di salame e finiscono che mi prendo tutto quello che avanza (cioè quasi l’intero salame).
Proseguo con Cristian, il nostro Fornitore di vasi di qualsiasi tipo.
Ed ancora Alessandro, importantissimo Fornitore di antichità di recupero per i nostri giardini: dalle fontane, ai pozzi, ai gradini e tanto altro ancora. Alessandro è soprattutto un amico, pronto a cazziarmi quando ce n’è bisogno e a complimentarsi quando lo merito. Per dirvi quanta è alta la confidenza, il nostro usuale saluto è un “vaffa”. Pensate che mi ha permesso di “rubargli” il suo miglior collaboratore: il figlio Simone, che da un anno viene regolarmente a fare manutenzione ai vostri giardini.
Poi, non meno importati, ci sono gli Agenti di commercio che rappresentano svariate Ditte e che ci supportano nelle forniture più tecniche.
Sono: Stefano per i materiali di costruzione dei biolaghi, Roberto per gli inerti decorativi, Ivan per tutta una serie di merci tecniche nonché lapilli, terricci e molto altro.
Con questi ragazzi c’è sempre tanto da imparare e durante le loro piacevoli visite ci immergiamo frequentemente in discussioni tecniche. Difficilmente compro quando sono qui in ufficio da me: non c’è mai tempo e come spesso accade, Vanessa deve correre ai ripari facendo l’ordine lo stesso giorno via e-mail.
Ecco, proprio Ivan, che "bazzica" per il mio cortile da circa 30 anni, non ha mai, e sottolineo mai, scritto un ordine qui in presenza. Dopo mezz’ora dalla sua partenza, lo chiamo e lo costringo a fermarsi per scrivere.
Una nota particolare va ai “Ragas dal Surc”: la For Green, cioè la nostra agraria di riferimento: Robby, il Frank e Gipi sono i tre soci proprietari. Li ho visti nascere dal nulla per diventare una vera e propria forza della natura. Con loro ci si trova spesso a pranzo anche solo per il piacere di esserci. Faccio fatica a definirli fornitori: preferisco considerarli amici e affidabili collaboratori.
“Fresco di giornata”( ci conosciamo solo da un paio d’anni), c’è anche Valerio: il nostro “spacciatore” di piante acquatiche e palustri. Valerio è giovane e sta seguendo le orme del padre che ha sempre coltivato questo genere di piante. Più che vivaista, lo considererei un bravissimo ricercatore e mi aiuterà nel selezionare le piante che userò per i miei imminenti nuovi lavori in sud America.
Mi fermo qui, anche se ci sarebbero altre persone da nominare.
Ed aggiungo solo un’ultima cosa: GRAZIE a TUTTI
Per soddisfare ogni tua curiosità: