Vuoi sapere perché, nel mese di novembre, arrivano nel tuo giardino le nostre squadre, armate di spandiconcime? Leggi attentamente qui sotto il motivo per cui applichiamo questa tecnica per risolvere alcuni problemi occulti e meno occulti che si presentano di solito in tutti i giardini.
Il mese di novembre è ideale per l’ultima concimazione del tappeto erboso. Qualcuno anticipa, qualcuno ritarda, ma mediamente i professionisti seri, compresi i greenkeepers dei manti erbosi ad uso sportivo, ne approfittano di questo mese per l’ultima concimazione dell’anno.
Si, l’ultima concimazione di un programma ben predefinito, fatto di interventi mirati con concime di diverse tipologie, atto a migliorare e mantenere in splendida forma il tuo giardino.
L’elemento principe in questo ultimo intervento, è il potassio!
Il potassio è uno dei tre Sali minerali più assorbiti dalle radici. Ha diversi compiti: insieme al magnesio si trasferisce immediatamente nelle foglie e permette quel magico meccanismo che si chiama fotosintesi clorofilliana, aiuta l’ingrossamento dei frutti, facilita lo scorrimento della linfa. Il suo ruolo, quello particolare richiesto da noi tecnici, è di rinforzo delle pareti cellulari delle piante.
In poche parole, agisce sulla vegetazione più o meno come le proteine agiscono nel nostro corpo.
Le tue piante ed il tuo tappeto erboso, per essere sani, devono necessariamente essere robusti per affrontare nel migliore dei modi gli stress invernali. Non a caso, il nome commerciale del concime che noi usiamo ora, è “stress control”.
Il potassio aiuta la lignificazione (se così la possiamo definire su un tappeto erboso). Rinforzando le cellule, avremo un’erba molto più resistente al calpestio, alle gelate invernali e alle malattie fungine che possono comparire nella stagione più fredda.
Ma una buona concimazione non basta: dobbiamo applicare anche tecniche agronomiche ideali alla preservazione del manto erboso. Quando raccoglieremo le foglie useremo attrezzi poco invasivi come rastrelli morbidi e soffiatori non troppo potenti e tenuti a distanze adeguate dal suolo.
Non a caso ho parlato di raccolta delle foglie: esse quando si posano sull’erba, la ombreggiano, riducendone la capacita di fare fotosintesi e quindi di nutrirsi.
Ma com’è il concime che usiamo? Naturalmente, noi di Paesaggio Italiano non scendiamo a compromessi: scegliamo il migliore sul mercato, con caratteristiche ottenute attraverso l’alta tecnologia. Lo stress control è un concime binario (il fosforo in autunno è quasi inutile e comunque ne abbiamo di residuo nel terreno a sufficienza per tutto l’inverno) addizionato con Sali minerali di secondario assorbimento, ma quello che lo distingue dalla concorrenza è la lentezza di cessione dell’azoto. Questo ci permette di nutrire lentamente il nostro prato senza dover più intervenire fino a marzo del prossimo anno.
La lentezza del rilascio di azoto da parte del nostro concime, ha un altro vantaggio non trascurabile: riduce l’insorgenza di funghi patogeni che colpiscono in tappeto erboso.
Quindi, come scritto poc’anzi, nel nostro sacchetto di concime, tolto il fosforo, avremo come elementi primari: il potassio (quello che a noi importa maggiormente in novembre) e l’azoto (più o meno la metà), più una buona zuppa di Sali minerali secondari detti microelementi. L’azoto, anche se avvolto per rallentarne la cessione, ed il potassio sono Sali facilmente lisciviabili, cioè, se non assorbiti “velocemente” dalle radici, se ne vanno a spasso. A marzo non ne avremo quasi più traccia, quindi dovremo intervenire con una concimazione primaverile (per sapere cosa faremo in quel mese, ti rimandiamo ai prossimi blog di Paesaggio Italiano).
Ultimo problema da affrontare: se nonostante la concimazione corretta il tuo tappeto non riesce a sopperire ai diradi estivi, avremo un progressivo risveglio del muschio. Non possiamo permetterci di lasciarlo in quanto esso prenderà velocemente il posto della nostra erba.
Contattaci a questo link: info@paesaggio-italiano.com, e faremo un piano per eliminare le erbe e i muschi indesiderati, programmando anche un rigenero primaverile.