SI APRE UN BUCO NEL TERRENO
In questi giorni abbiamo letto un curiosissimo articolo che parlava dell’apertura di un buco nel terreno profondo 192 metri e contenente al suo interno una foresta, con tre collegamenti a tre caverne e alberi secolari alti 40 metri. A creare queste strutture sotterranee è stata l’acqua piovana che, poiché è leggermente acida, raccoglie anidride carbonica mentre scorre attraverso il terreno e scava lentamente il substrato roccioso.
La scoperta è avvenuta nella regione autonoma del Guangxi Zhuang vicino al villaggio di Ping’e della contea di Leye.
L’esperto che ha guidato una squadra nella grotta Chen Lixin, ha dichiarato di non essere sorpreso di questa scoperta perché nella contea sono state scoperte- contando quella in cui vi parliamo 30 doline.
Le doline, cavità di origine carsica, dovuta direttamente all’erosione delle rocce calcaree da parte delle acque meteoriche filtranti attraverso fenditure, o a cedimento delle stesse in seguito a dissoluzione di calcari da parte di acque circolanti nel sottosuolo.
Le doline in parole povere sono buchi che si aprono nel sottosuolo, depressioni concave a fondo chiuso ( profondità variabile) che si formano a seguito alla solubilizzazione del calcare o per subsidenza del terreno, oppure per il crollo del tetto di una grotta.
Talvolta, sul fondo delle doline si apre un inghiottitoio, una specie di imbuto attraverso il quale, l’acqua ricca di sali sciolti, penetra nelle cavità sotterranee.
L’acqua penetrando nelle fratture o lungo i piani di stratificazione, le allarga progressivamente e si spinge sempre verso il basso . Quando più fratture si intersecano, si forma un condotto che raccoglie l’acqua, che poi confluisce in condotti sempre più grandi.
La pressione allarga le fessure nelle pareti del condotto e, quando l’acqua defluisce, frammenti di roccia franano formando grotte, abissi e gallerie.
In questo reticolo di condotti si crea una circolazione sotterranea che a volte può costruire veri e propri laghi e fiumi sotterranei.
Naturalmente, se usiamo solo l’immaginazione per analizzare ciò che è accaduto in Cina con il crollo del “soffitto” della dolina, ci immaginiamo un luogo segreto e magico dove prima del crollo , nessun potenziale visitatore vi sarebbe potuto arrivare. Diversamente, se la nostra analisi abbandona l’immaginazione per seguire una logica naturalistica, possiamo ben capire che non vi sarebbe potuta crescere una foresta se la luce non fosse penetrata. Quindi , quella dolina era parzialmente aperta , già da parecchi secoli. Semplicemente, nessuno era interessato a visitarla.
Ma come mai, all’interno “dell’imbuto” sono stai trovati alberi così alti? La risposta è semplice: non sono alberi particolari, sono solo piante che hanno subito il processo della filatura. Una pianta fila, cioè allunga in modo sconsiderato i suoi fitomeri (internodi) quando lateralmente riceve poca luce. Arrivandone poca o niente dai fianchi, il nostro vegetale si adopera per allungarsi il più possibile verso l’unica direzione di deriva della luce. Teniamo bene a mente che le piante filate sono deboli e se alteriamo gli equilibri del contesto in cui crescono, queste si spezzano.
Esistono doline artificiali. Proprio recentemente, ho partecipato ad un seminario sui tappeti erbosi tenuto da tecnici provenienti da tutto il mondo. Il luogo di questo incontro è stato lo stadio di S.Siro a Milano: una vera e propria dolina artificiale. Un imbuto cilindrico, all’interno del quale vi penetra pochissima luce. In pratica abbiamo solo un terzo della luce minima necessaria al sostentamento del tappeto di gioco. Di conseguenza, l’erba fila. E se fila, è più debole e non resiste al forte calpestio dei giocatori. Quindi, ci sono state illustrate tutte le tecniche a disposizione delle società per migliorare queste condizioni; a partire da una illuminazione artificiale permanente per 8 ore al giorno, per arrivare a continue trasemine di nuove essenze.
Tutto ciò che è stato descritto qui sopra, succede anche nei nostri giardini: all’interno di chiome molto fitte, sotto a grandi alberi e in zone anguste, spesso a nord degli edifici. Fortunatamente possiamo fare molto e le idee non ci mancano di certo. Se anche tu hai il problema della filatura, contattaci e faremo insieme un piano di correzione; per migliorare la fruibilità del tuo giardino, per te e per le persone con cui condividi la stanza più bella della tua casa.
Continuiamo a ostinarci a indagare a occhi all’insù nello spazio, ma alla fine è proprio il nostro pianeta a sorprenderci.